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ANDREA PICINI 1933-2003 🇮🇹 Tecnica mista su tavoletta anni 70 da i Tarocchi
590,00€
Descrizione
ANDREA PICINI ( 1933-2003 🇮🇹)
Tecnica mista su tavola 30×45 cm anni 70 da i Tarocchi
Cornice in legno grezzo con vetro cm 45 x 55
Opere unica rara
Firmata e archiviata
Titoli : OBLÒ III
Condizioni con usure e mancanze , guardare bene le foto
Andrea Picini è uno dei più schivi e appartati, ma anche poliedrici e geniali Maestri del secondo Novecento, prematuramente scomparso alla fine del 2003.
Pittore, scultore e ceramista, ha realizzato anche numerosi gioielli in pietre dure e metalli nobili, nonché committenze per illustri marchi italiani.
Il suo nome è prevalentemente legato alla nota produzione sul tema dei Tarocchi. Questi, grazie alla suggestiva iconografia assimilabile e aggiornata, antropomorfa ma priva di fisionomia, riscoprono un modulo decisamente aderente al nostro tempo, con il quale il consueto fascino divinatorio si arricchisce di notazioni dialettiche e ambigue.
In tempi di mercificazione generalizzata della creatività artistica, Picini è sempre andato in una direzione assolutamente e radicalmente opposta, ripercorrendo gli ultimi cinquanta anni dell’arte europea di cui assorbe e metabolizza le spinte più varie e divergenti senza rimanere legato a nessuna corrente o etichetta specifica.
I viaggi, l’amore per la cultura e la spiritualità indiana, l’interesse per l’esoterismo e l’alchimia, il contrasto sempre presente tra spirito e materia, tra sacro e profano, si addensano nella sua opera come poliedriche visioni.
Oggi tutto ciò trova una nuova dimensione nel Museo a Picini dedicato e nelle numerose iniziative che esso intende promuovere nel panorama dell’arte contemporanea.
Andrea Picini nasce a Roma il 14 marzo del 1935. Nel 1955 si trasferisce a Parigi, dove frequenta l’Atelier des Beaux-Arts. Dal 1957 entra a far parte del Gruppe du Feu con Penalba, Szabo, Stalhy, Cardenas, Etienne, Martin.
Nel 1959, poco più che ventenne, esordisce come pittore e scultore con la prima mostra personale alla Galleria parigina Collette Allendy; nel 1960 tiene una seconda mostra personale alla Gallerie La Cour Ingres nella stessa città. Nel 1960 vince il Prix Nazionale da la Sculture e rimane nella capitale francese fino al 1962.
Tornato a Roma, partecipa della vita artistica della città senza però aderire ad alcuna corrente o etichetta specifica, mantenendo una posizione personale ed autonoma.
Negli anni Sessanta apre lo studio in Trastevere a Corso Garibaldi, di fronte alla trattoria Antica Pesa. Un decennio più tardi si trasferirà nel centro di Cantalupo in Sabina, affittando l’intero edificio di una ex scuola materna e concentrandosi nella esecuzione dell’intera serie dei Tarocchi in 78 quadri.
Negli anni Ottanta torna stabilmente a Roma aprendo lo studio al Testaccio in via Giovanni da Castelbolognese 58, che sarà la congeniale sede di vita e di produzione artistica fino alla fine dei suoi giorni: attrezzata come laboratorio, abitazione e raccolta amplissima delle sue opere migliori gelosamente custodite per la propria godibilità condivisa con selezionati amici, estimatori, collezionisti.
Viaggia molto in Italia e all’estero: sue mete frequenti sono in Dalmazia, Siria, Egitto, Tunisia, India.
Cura diverse mostre personali: nel 1963 al Jardin des Artes di Roma, nel 1964 alla Galleria Maccagnani di Lecce, nel 1966 al Centro Universitario di Dunquerque, nel 1970 alla Galleria Salaria di Milano e alla Galleria Rialto di Venezia, nel 1973 alla Galleria – Libreria Eros di Milano, nel 1998 a Sidi Bou Said in Tunisia, nel 2002 a Bondeno di Ferrara. Dal 1968 ha preso parte a tutte le mostre Erotic Art che si sono tenute in Danimarca, Svezia, Olanda, Germania, Stati Uniti.
Si spegne a Roma il 29 dicembre 2003.